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Prezzi delle case ancora in calo a gennaio (-0,5%)

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02/02/2022 Autore: Idealista news

L’anno del mattone si apre ancora con prezzi in discesa a gennaio dello 0,5% mese su mese, secondo l’Ufficio Studi di idealista, portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia, per un valore medio di 1.684 euro al metro quadro. Anche la variazione annuale resta in terreno negativo (-2,9%).

Regioni

L’indice generale è in calo, ma si registrano aumenti in 9 regioni, con gli incrementi più significativi in Umbria (1,7%) e Friuli-Venezia Giulia (1,4%). Rialzi per altre 7 macroaree, dallo 0,9% della Valle d’Aosta allo 0,1% di Trentino-Alto Adige, Sardegna e Abruzzo, passando per Molise e Marche (entrambe con la stessa variazione dello 0,6% a gennaio), e Toscana (0,5%).

Stabili i valori della Liguria rispetto a dicembre 2021. I ribassi interessano 10 regioni dallo 0,1% della Campania all’1,9% della Lombardia, che fa registrare la performance peggiore sul mese, seguita da Calabria (-1,8%) e Basilicata (-1,4%). Lazio (-0,8%), Piemonte (-0,5%), Veneto, Emilia-Romagna (entrambe -0,3%), Puglia e Sicilia (-0,2%) sono le altre regioni in calo a gennaio.

Sul fronte dei prezzi, il Trentino-Alto Adige (2.583 euro/m²) guida la classifica delle regioni più care, seguono Valle d’Aosta (2.449 euro/m²) e Liguria (2.383 euro/m²). Prezzi superiori alla media del periodo in Toscana (2.254 euro/m²) e nel Lazio (1.984 euro/m²). Anche in Lombardia si riscontrano prezzi più elevati rispetto alla media nazionale: la regione si posiziona, infatti, al sesto posto con i suoi 1.727 euro al metro quadro. Sul versante opposto, le regioni più economiche dove comprare casa sono: Sicilia (1.008 euro/m²), Molise (877 euro/m²) e Calabria (837 euro/m²).

Province

A livello provinciale, 60 zone permangono in terreno negativo, 43 mercati provinciali mantengono un andamento positivo e, infine, 3 restano stabili rispetto allo scorso mese di dicembre. A trainare la tendenza positiva delle province, troviamo Lucca (3,5%), Trieste (2,9%) e Gorizia (2,7%).

Agli antipodi, Vercelli (-3,7%), Frosinone (-2,9%) e Vibo Valentia (-2,6) segnano le peggiori performance del mese di gennaio 2022. Significativo anche il calo di Milano (-2,4%), dopo il ribasso patito dal capoluogo meneghino nell’ultimo trimestre dell’anno appena trascorso (-3,3%).

Riguardo ai prezzi, la provincia italiana più cara è Bolzano con i suoi 4.001 euro al metro quadro, davanti a Lucca (3.085 euro/m2) e Savona (2.978 euro/m2). Relativamente ai principali mercati italiani, Milano è quinta (2.579 euro/m2), mentre Roma si posiziona al nono posto (2.222 euro/m2).

Nella parte bassa del ranking, troviamo Biella, con 592 euro al metro quadro, la provincia più economica per l’acquisto di una casa, davanti a Caltanissetta (678 euro/m2) e Isernia (733 euro/m2).

Capoluoghi

Sul versante cittadino, l’andamento generale dei prezzi ha visto una tendenza decisamente più contrastata, con 49 dei 107 capoluoghi analizzati in terreno negativo contro 47 che hanno ottenuto performance positive; 11 centri non hanno subito variazioni durante il mese di gennaio. I maggiori incrementi spettano a Teramo e Perugia (3,5%), Modena (3,3%) e Arezzo (2,8%). Di contro, i maggiori indici di ribasso toccano Vibo Valentia (-13,9%), Vercelli (-6,5%) e Potenza (-3,8%).

Riguardo ai principali mercati cittadini, Palermo (0,9%) e Firenze (0,2%) iniziano il 2022 sotto il segno positivo, Roma e Napoli mantengono prezzi stabili rispetto a dicembre 2021, mentre Milano (-1,2%) e Torino (-0,5) sono in flessione.

Quanto ai prezzi di vendita, la città più cara risulta essere Venezia (4.390 euro/m²), subito davanti a Milano (4.034 euro/m²) e Bolzano (3.963 euro/m²). Settima Roma con i suoi 2.845 euro al metro quadro. Sul versante opposto, i capoluoghi più economici sono: Ragusa (756 euro/m²), Caltanissetta (747 euro/m²) e Biella (658 euro/m²), la città più economica per chi vuole investire sul mattone, acquistando una casa.

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